Dolori articolari nel cane: 8 passi per arrivare a soluzione

dolori articolari nel cane

La gestione dell’artrosi nel cane e del dolore articolare cronico è una sfida importante per il medico veterinario che deve cercare di alleviare la sofferenza che questa malattia comporta, con il minor effetto collaterale possibile, eventualmente provocato dalla terapia.

Tu proprietario hai necessità di accorgerti del problema e riconoscere i sintomi del dolore articolare che, una volta individuati devono essere attenuati.

I rimedi possibili sono molti, ma è l’approccio al trattamento che può fare la differenza.

L’artrite (artrosi o osteoartrosi) è, purtroppo, un processo degenerativo cronico irreversibile.
La cura è volta a rallentarne la progressione, ma non potrà fermarla totalmente, ne ripristinare la situazione a prima della lesione.

Il miglior approccio terapeutico è quello che è in grado di modificarsi nel tempo, in base alla risposta del soggetto e che utilizza più tipi di trattamenti in sinergia tra di loro.

Ecco perché, ho pensato di affrontare con te il problema in step successivi che dovresti percorrere al fine di arrivare a soluzione.

Rimedi per l’artrosi nel cane

1° step: riconoscere il problema.

Uno dei più efficaci rimedi contro il dolore articolare cronico parte soprattutto dal riconoscimento del problema.
Capire che c’è sofferenza e riconoscerne i sintomi è il primo vero grande passo.

Sembra assurdo ma, capita che si dia per scontato il fatto che un animale anziano (per esempio) rallenti la sua attività, quando invece potrebbe essere afflitto da dolore.

Allo stesso modo, la frequenza molto alta di alcune patologie in una razza hanno creato la convinzione che atteggiamenti patologici siano considerati normali di quella razza.

Il fatto che il Jack Russell possa camminare con una zampa posteriore, a volte sollevata, è tipico della presenza di una lussazione della rotula, quindi è un sintomo tipico di una patologia, non è una normale andatura di razza.

Se un cucciolo di Labrador corre come fosse un coniglio, significa che è affetto da displasia delle anche e non è normale atteggiamento “del Labrador”.

Ecco, quindi, che il primo passo è riconoscere che si è di fronte ad un problema.

2° step: valutazione del peso corporeo

Anche questo parrà strano ma, la riduzione del peso (se in eccesso anche di poche unità) o il suo mantenimento nella giusta proporzione è parte integrante della terapia contro l’artrosi.

Studi, sia in medicina umana che in veterinaria hanno dimostrato come il grasso corporeo sia un acceleratore dell’infiammazione oltre ad essere un fattore aggravante l’usura articolare.

Imparare ad osservare il peso corporeo, non solo attraverso il peso in Kg del soggetto (dato poco indicativo in un animale), ma soprattutto osservando la sua forma, dall’alto e di fianco, significa essere in grado di comprendere se l’animale deve perdere peso.

Comprendere il Body Score Condition (valutazione del peso corporeo) e farlo rientrare nella normalità deve essere il primo traguardo:

  • dieta corretta (da modificare in caso sia necessario)
  • ripristino del giusto movimento come abitudine quotidiana
  • riduzione dei premietti (o eliminazione o darne come integrazione della dieta, considerando anche il loro apporto calorico)
  • rendere consapevoli tutti i membri della famiglia che il traguardo è quello di far dimagrire il cane

sono tutte cose da fare.

3. Accorgimenti ambientali contro l’artrosi nel cane

Un cane con artrosi ha difficoltà motorie.
Aiutarlo a muoversi per casa e fuori con maggior sicurezza e stabilità significa dargli sollievo. Come per il gatto, c’è bisogno di un arricchimento ambientale fatto apposta per lui.
Ecco cosa fare:

  • utilizzare tappeti e passatoie sulle scale e sui pavimenti (interni) per non farlo scivolare
  • utilizzare zerbini oppure tappetini (magari erba sintetica) se ci sono zone esterne particolarmente scivolose
  • verificare che il giaciglio sia confortevole e caldo, perché, soprattutto in inverno, il freddo peggiora i dolori articolari.
    La cuccia deve anche avere delle sponde basse, essere larga a sufficienza e con superficie “ortopedica” su cui sdraiarsi. Per verificare se il tuo cane sia comodo al suo interno, fai caso se continua a cambiare posizione oppure riposa sereno al suo interno.
  • usa pedane per farlo salire e scendere dal divano, letto, poltrona, in caso gli piaccia coricarsi affianco a te.

4. Esercizio adatto al suo stato

I cani adorano giocare e correre.

L’odore di altri cani, la vista di una pallina, di un legno da rincorrere, potrebbero essere attrattive troppo forti anche in caso di dolore articolare.

Questo significa che dovrai essere tu a valutare l’intensità della sua attività motoria, in quanto loro certo non hanno capacità di limitarsi in autonomia.

Ecco alcune indicazioni che potrebbero aiutarti a valutare se sia il caso o meno di preparare un piano strutturato (magari insieme a un fisioterapista) per fargli fare attività fisica in sicurezza e senza aggravare la sua già precaria condizione.

  • Osserva il movimento del cane, valutandolo in casa (quando può essere concentrato sul dolore, più che su ciò che lo circonda) e non lasciarti ingannare dall’eventuale entusiasmo quando esce.
    L’indicazione della presenza del dolore la avrai dai momenti di tranquillità, non da quelli in cui, per euforia, pare stare bene.
  • Se il cane adora correre, valuta la possibilità di non lasciarglielo fare in eccesso, ma limita la velocità e intensità con un guinzaglio
  • sostituisci o introduci esercizi di attivazione mentale (cerca la palla, piuttosto che rincorrerla ad esempio) per farlo sfogare maggiormente e meglio
  • se inizia a rallentare smetti subito, meglio se riuscissi a interrompere anche prima che ciò avvenga
  • non confondere la sua lealtà e desiderio di starti accanto con voglia di camminare nonostante il dolore, valuta anche i suoi segni di piccolo cedimento per interrompere l’esercizio o passeggiata
  • attenzione al terreno su cui gli fai fare esercizio o passeggiata: terra, sabbia, ghiaia sono difficili e faticosi.
    Controlla se inciampa o si affatica e valuta in futuro quale possa essere il migliore.
  • impara a osservare il tuo cane che difficilmente si lamenterà con guaiti, ma parlerà con atteggiamenti antalgici (zoppia, inciampo, rallentamento ecc).

5. Dieta e integrazioni in caso di artrosi

Abbiamo detto che, in caso di sovrappeso, la prima cosa da fare è il ripristino della giusta forma. Oltre al movimento, sicuramente un ruolo preponderante viene dall’alimentazione, che dovrebbe essere il più possibile personalizzata.

L’uso di cibi definiti dietetici, non sempre raggiungono i risultati voluti che, comunque, necessitano di essere rivalutati dopo almeno 3 mesi di somministrazione.
Se, in quel lasso di tempo, non si sono raggiunti gli obiettivi prefissati è bene rivalutare la situazione e rivolgersi a nutrizionista esperto che possa personalizzare la dieta.

Un ruolo importantissimo, invece lo riveste la nutraceutica.

Gli integratori alimentari con funzione di nutrimento delle cartilagini, antinfiammatoria e condroprotettrice, possono essere degli ausili importanti, da somministrarsi sempre sotto controllo del medico e/o nutrizionista.

Alcuni acidi grassi essenziali (Omega 3 e 6) ad esempio, possono essere determinanti per la riduzione dell’infiammazione, ma esistono moltissimi integratori alimentari con efficacia più o meno certificata anche a base di erbe medicinali e/o rimedi omeopatici o omotossicologici.
(Se hai bisogno di una consulenza in questi termini, è utile prendere un appuntamento e puoi farlo da qui)

Arricchimento ambientale per cani con dolore artrosico

6. Terapie complementari, alternative per l’artrosi

Di approcci terapeutici (conservativi, quindi non chirurgici) alternativi alla farmacologia tradizionale ne esistono davvero tanti e tutti potrebbero essere utilizzati e scelti in base al tipo di malattia presente, possibilità di applicazione, collaborazione del proprietario (e del cane) e, infine, risposta del soggetto.

In questo articolo ne citiamo solo alcuni per poi approfondirne altri in ulteriori articoli.

Tra le possibilità terapeutiche alternative possiamo trovare l’uso di:

  • elettromagneto terapia
  • laser terapia
  • fisioterapia
  • idroterapia
  • osteopatia
  • T-touch 
  • agopuntura ecc

Come scegliere i trattamenti alternativi per l’artrosi?

Tutte queste pratiche necessitano di professionisti capaci per essere applicati con efficacia e correttezza.
Ecco alcuni consigli per scegliere al meglio.

  • ascolta il tuo medico veterinario: lui potrebbe conoscere professionisti che abbiano raggiunto buoni risultati e di cui ci si possa fidare
  • informati su cosa significa il trattamento, che tipo di impegno ti procura e valuta se sei in grado di affrontarlo: quante sedute sono necessarie, la struttura è vicina o lontana ecc
  • valuta la qualifica del professionista che ti viene proposto: ha una certificazione? che preparazione ha?
  • valuta e fatti fare un preventivo dei costi: che deve essere chiaro e specificato in tutti i dettagli

7. Uso degli antinfiammatori per il dolore cronico da artrosi nel cane

Uno dei trattamenti più efficaci e importanti per il dolore articolare è, certamente, l’uso di farmaci antinfiammatori, cortisonici compresi.

Questi però necessitano di essere somministrati con particolari precauzioni e per periodi non eccessivamente lunghi, in quanto potrebbero non essere perfettamente tollerati.
Il cortisone, se somministrato per lungo periodo può portare all’insorgenza di malattie metaboliche, come la Sindrome di Cushing o il diabete mellito.

Di seguito alcune indicazioni per il loro uso sicuro.

  • Mai somministrare farmaci senza indicazione del proprio medico veterinario
  • mai utilizzare farmaci ad uso umano (possono essere fortemente tossici e lesivi per la mucosa gastrica del cane, più delicata di quella delle persone)
  • somministrarli sempre a stomaco pieno
  • tenere monitorato il cane durante la somministrazione, valutando l’insorgenza di sintomi come il vomito, la diarrea, l’appetito (che deve essere sempre presente)
  • valutare la somministrazione concomitante di gastroprotettori, soprattutto se il cane ha poco appetito o spesso non mangia (valutazione da fare insieme al proprio medico)
  • fai controlli regolari, soprattutto esami del sangue per valutare le funzionalità degli organi interni
  • nel dolore cronico la durata del trattamento non deve essere inferiore alle 2 – 3 settimane.

8. La medicina rigenerativa per il dolore cronico da artrosi nel cane

Negli ultimi anni molti studi hanno dimostrato come, la medicina rigenerativa sia in grado di essere particolarmente efficace nell’interruzione dell’infiammazione e del dolore all’interno delle articolazioni colpite da artrosi.

In particolare, il PRP (Preparato Ricco di Piastrine) infiltrato nell’articolazione, si è dimostrato particolarmente efficace, nella riduzione del dolore grazie alla sua capacità di richiamare i cosiddetti Fattori di Crescita che hanno un ruolo fondamentale nel processo rigenerativo dei tessuti.

Molti studi, sia in medicina umana che in veterinaria hanno dimostrato come l’infiltrazione di PRP sia stato in grado di ridurre in modo significativo il dolore articolare, in cani con osteoartrosi, riducendo la sintomatologia con risultati misurabili fino a 12 settimane.

Presso la nostra clinica è possibile effettuare trattamenti personalizzati con applicazione di PRP preparato direttamente dal nostro laboratorio, senza l’uso di Kit commerciali.

Per maggiori informazioni contattaci direttamente da qui.

Bene, per oggi è tutto.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a contattarci da questa pagina.

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