Sterilizzazione nel cane: come, quando e perché?

sterilizzazione cane e gatto

Come funziona e perché sottoporre la tua cagna a sterilizzazione? Ti spiego tutto in questo articolo.

Se non pensi di far riprodurre la tua cagna è importante sterilizzarla prima di tutto per motivi sanitari.

Cosa significa sterilizzare  il cane (maschio o femmina)?

Con il termine di sterilizzazione si intende un intervento chirurgico che asporti gli organi che sono deputati alla riproduzione: le gonadi. Queste sono:

  • i testicoli nel maschio
  • le ovaie nella femmina.

Ancora oggi si pensa che per sterilizzare una femmina sia necessario asportare anche l’utero, insieme alle ovaie.
Questo non è assolutamente vero.

Una volta asportate le ovaie, l’utero va incontro a naturale involuzione senza quindi poter essere soggetto a malattia alcuna.

Perché fare la sterilizzazione della cagna o della gatta.

I motivi che possono portare a decidere per la sterilizzazione della femmina sono diversi. (Per la sterilizzazione del maschio e suoi motivi ti invito a leggere questo articolo).

Pare che le cagne sterilizzate prima del secondo calore abbiano minor incidenza di neoplasie mammarie, molto frequenti dopo i 7-8 anni di età, nonostante sia ormai accertato che, come nella donna sia anche la familiarità ad avere la maggior colpa nella sua insorgenza.

L’altro importante vantaggio sanitario è legato alla prevenzione delle endometriti (note come piometra, un’infezione dell’utero).

Questo è un vantaggio di cui la paziente gode se sterilizzata anche dopo il secondo calore.

L’utero (organo all’interno del quale avviene la crescita dell’embrione, il precursore del cucciolo per intenderci) dopo l’asportazione delle sole ovaie si atrofizza e non va quindi incontro a possibile infezione, fatto purtroppo piuttosto frequente in cagne che sono rimaste intere.

Il motivo, tra i tanti, è da ricercarsi nella capacità di questo organo, di ridurre le sue difese immunitarie al momento della massima attività ormonale, quando dovrebbe avvenire il concepimento.

Questo processo serve per scongiurare la possibilità che l’impianto dell’embrione possa essere rigettato.

Fra gli altri vantaggi troviamo:

È da ricordare che anche le gravidanze isteriche, soprattutto con montata lattea importante pare siano una ulteriore causa predisponente i tumori mammari.

Quando si può sterilizzare la cagna e la gatta?

Posto che non si ha la certezza assoluta del momento più idoneo per l’intervento, oggi si è propensi a valutare come miglior periodo, quello tra il primo e il secondo calore nelle cagne, mentre nelle gatte è bene non attendere oltre i 6/8 mesi di età.

In ogni caso, è sempre bene effettuare anche una valutazione dello sviluppo caratteriale dei soggetti, anche in base alla razza e taglia, onde evitare che avvenga troppo presto.

Controindicazioni nella sterilizzazione.

La conseguenza più frequente della sterilizzazione nella femmina (ma anche nel maschio) è l’incontinenza urinaria.

La cagna sterilizzata può soffrire di incontinenza urinaria soprattutto in certe razze, che si manifesta con perdite di urina durante il sonno.
La condizione è controllabile con farmaci, efficaci se somministrati con continuità o a cicli.

Altra controindicazioni può essere il possibile aumento del peso: considerando che il fabbisogno calorico di una femmina castrata è inferiore di circa il 20% rispetto a prima,  sarà utile ridurre la dose di cibo e mantenere l’attività fisica correttamente.
Questo è dovuto alla assenza di ormoni sessuali che hanno un effetto stressogeno (inappetenza e desiderio di scappare durante l’estro).

Tutto ciò porta ad una diminuzione dell’eccitazione e volontà di movimento del soggetto.

sterilizzazione cane e gatto

Ed infine rispondo all’ultima domanda: con quale tecnica operatorio effettuare la sterilizzazione della cagna o della gatta?

La sterilizzazione della cagna (ovariectomia, cioè l’asportazione delle ovaie) può essere effettuata attraverso due tecniche: la classica o in laparoscopia.
Vediamo le due tecniche a confronto.

Sterilizzazione del cane: tecnica classica ecco come avviene.

Con la paziente a digiuno ed anestetizzata, viene effettuata un’incisione su cute, sottocute e fascia muscolare. Successivamente viene esposto prima un ovario e poi l’altro.

È questa operazione in particolare che risulta piuttosto dolorosa, perché per poter estrarre l’organo è necessario forzare un legamento. Da qui il dolore post operatorio.

Effettuate le manovre di sutura interna dei diversi vasi coinvolti, si procede a richiudere le varie parti muscolari, sottocute e cute.

La ferita è di qualche centimetro e vengono applicati da 3 a 5 punti di sutura.

La paziente viene dimessa in pomeriggio con un collare di Elisabetta e può alimentarsi dal giorno successivo.

Tornerà dopo 8 giorni per la rimozione dei punti e del collare.

Sterilizzazione del cane: tecnica laparoscopica ecco come viene effettuata.

La sterilizzazione in laparoscopia prevede comunque l’anestesia generale a digiuno, ma con i seguenti VANTAGGI per la paziente e per il proprietario:

  • 2 soli buchini di 5-10 mm
  • nessuna sutura esterna
  • tempi chirurgici inferiori se l’intervento viene eseguito da chirurghi esperti di questa tecnica (questo influenza molto l’effetto dell’anestetico: meno tempo dura l’intervento, meno farmaco viene somministrato al paziente, con conseguente minori effetti negativi, comunque sempre presenti dell’anestetico)
  • dimissione entro poche ore dalla fine dell’intervento
  • il paziente alla sera può alimentarsi
  • nessun collare di Elisabetta
  • minor dolore post operatorio: questo perché gli organi vengono lasciati in situ e non deve essere stirato alcun legamento
  • nessuna terapia post operatoria, compreso la copertura antibiotica che viene richiesta solo in casi particolari (soggetti che vivono fuori casa, in ambienti avversi)
  • i punti esterni non sono necessari e quindi non devono essere tolti
  • il fatto di non dover aprire limita la possibilità di contaminazioni e quindi di possibili infezioni (comunque rare se si seguono le corrette procedure, anche in caso di tecnica classica)

In conclusione? La tua gatta o cagna, non subirà nessun trauma dovuto a questo intervento chirurgico! Ed anche tu potrai serenamente affrontare questa scelta con maggior serenità.

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