Cistite nel gatto: una questione di stress? Ecco come curarla

cistite nel gatto e stress

La cistite è una delle malattie urinarie del gatto più frequenti. Vediamo di cosa si tratta.

Cistite nel gatto

Abbiamo già parlato in un precedente articolo di calcoli uretrali nel gatto, una delle malattie che colpiscono le basse vie urinarie, e che quindi rientra in quell’insieme di malattie raggruppate sotto il nome di Sindrome delle Basse vie Urinarie Felina (FLUTD Feline Low Urinary Tract Disease )
La cistite all’interno di questo gruppo di malattie è certamente la più frequente.
Può presentarsi con sintomi simili alle altre sindromi, e può esitare in un blocco urinario, particolarmente pericoloso, se non si risolve nel giro di 36/48 ore al massimo.

Cause di cistite nel gatto.

La cistite nel gatto, è una infiammazione della vescica che può essere dovuta a più fattori.
Quelli noti sono:

  • cause batteriche;
  • cause micotiche (funghi);
  • cause parassitarie;
  • malformazioni congenite dell’anatomia dell’organo, quindi presenti dalla nascita;
  • malformazioni acquisite, cioè dovute ad interventi esterni che ne hanno alterato la forma, le così dette cause iatrogene, cioè dovuta ad interventi terapeutici (cateterizzazione) che hanno provocato dei danni. Per fortuna sono rare;
  • presenza di calcoli e tappi uretrali,
  • tumori.

Cistite idiopatica nel gatto

La forma più frequente di cistite però, è quella a causa sconosciuta (idiopatica appunto,  puoi consultare il glossario medico per il significato, se vuoi).
Non è batterica, quindi si crea in un ambiente normale, senza infezioni, e pare sia provocata soprattutto dallo stress, che in realtà in medicina è un po’ come il prezzemolo: qualunque malattia ha come con-causa anche lo stress, che diminuisce le difese immunitarie, creando ogni tipo di scompenso!🤔

Ma cos’è la cistite?

In generale, la cistite (a prescindere dalla causa) è una infiammazione della mucosa della vescica, piccolo sacchetto che contiene l’urina e che deve svuotarsi in modo regolare.
Lo fa in modo autonomo (nel senso che i gatti, come noi sono in grado di decidere quando devono urinare) grazie alla presenza di recettori nervosi disposti all’interno della parete della vescica stessa.
Quando questa si distende, i recettori se ne accorgono e mandano il segnale per lo stimolo.😉

La vescica insomma è un organo estremamente complesso nella sua semplicità: ha moltissime terminazioni che vanno e vengono dal cervello, insieme ad una parete mucosa molto vascolarizzata, e tantissimi recettori che, se stimolati in modo non adeguato, creano una sensazione di dolore.

La cistite idiopatica del gatto, è insidiosa perché il più delle volte si presenta in forma cronica, di difficile guarigione, e comunque ricorrente, per cui, quando passa poi ritorna. Insomma una vera condanna.

cistite nel gatto e stress

Cause della cistite idiopatica nel gatto

Ansia e stress come componente della cistite idiopatica.

In realtà la causa principale di questa malattia è stata definita: è lo stress nel gatto.
A causa di fenomeni stressogeni, nella vescica si instaura un circolo vizioso, tra ormoni che stimolano i recettori nervosi, contrazioni anomale della parete vescicale, neurotrasmettitori che impazziscono, creando di fatto uno stato di infiammazione neurogenica (cioè di derivazione nervosa).

Ok, ti sento!! Mi stai dicendo che il tuo gatto non è stressato per nulla, passa tutto il giorno sul divano in panciolle a fare niente, è tranquillissimo, spesso è talmente tranquillo che non si muove nemmeno! Vita da gatti insomma!!💤
Ed è proprio qui che ti volevo io!!

Non c’è nulla di più sbagliato del pensare che un gatto che passa le sue giornate a fare nulla, sia un gatto tranquillo e sano!
Uno dei sintomi di stress, ansia e malessere del gatto è proprio l’immobilità, l’isolamento.
Soprattutto se vive insieme ad altri gatti e magari non li sopporta, oppure li teme, si isola e questo lo stressa.
Anche un cambio repentino in un ambiente, il fatto di non poter raggiungere più un locale perché gli è stato vietato l’accesso; magari è arrivato un bimbo e tu non vuoi che si avvicini, chiudi la porta e sposti la sua cuccia.
(Leggi questo articolo che parla del comportamento del gatto, potrebbe farti capire meglio cosa intendo).

Tutti questi sono fattori  potenzialmente ansiogeni.

Come si presenta? Quali sono i sintomi della cistite nel gatto?

I sintomi di cistite, sono gli stessi delle altre sindromi urinarie feline, compreso i calcoli urinari.
Riassumendo, sono

  • il dolore durante la minzione,
  • possibile sangue nelle urine,
  • urinare frequentemente,
  • minzione inappropriata (in luoghi non consoni).
  • dolore nella zona addominale
  • alopecia nella zona addominale (il gatto si lecca esageratamente in quel punto per il dolore)
  • presenza di sangue sul prepuzio (nel maschio),
  • anoressia
  • aggressività nei confronti dei proprietari (in alcuni casi)
  • tendenza all’isolamento.

Esistono inoltre delle situazioni predisponenti all’insorgenza della malattia:

  • gatti giovani o di media età,
  • obesi o sovrappeso,
  • che utilizzano la lettiera (non sporcano all’esterno della casa),
  • che non hanno accesso all’esterno,
  • che sono poco attivi,
  • che mangiano mangime secco,
  • vivono in gruppi in un ambiente chiuso.

A proposito della vita in gruppo dei gatti, la presenza di graffi ed escoriazioni possono far pensare a delle piccole lotte tra gatti di casa, che generano certamente stress, soprattutto se non vengono rispettati gli spazi di ogni componente della tribù. Ciononostante questi segni possono non essere presenti per la tendenza ad evitare lo scontro da parte del gatto sofferente piuttosto che l’ingaggio di lotte. Diagnosi di cistite idiopatica nel gatto.

La diagnosi di cistite idiopatica viene fatta, valutando la storia anamnestica [cioè vita, morte e miracoli del gatto: cosa mangia, che malattie ha avuto, se prende farmaci, vive da solo o in gruppo, si muove abbastanza ecc ecc. Questa si chiama “Anamnesi” cioè la storia del gatto] del soggetto, per poi passare a tutti gli esami di laboratorio, sangue ed urine che abbiamo visto per i calcoli urinari.
Importante è anche valutare lo stato immunitario circa la FeLv (Leucemia felina virale) che può portare ad incontinenza urinaria (da considerare qualora si abbia anche questo sintomo).

Infine potrebbe essere utile effettuare un esame ecografico dell’addome per vedere posizione e forma della vescica. Sono da escludere infatti anche possibili forme tumorali.

Una volta stabilito ed escluso, la presenza di infezioni batteriche, micotiche e calcoli che ne possano giustificare l’insorgenza, per esclusione si diagnostica la cistite idiopatica.

Conseguenze della cistite idiopatica

Oltre al disagio di avere un gatto che urina in continuazione, in tutti i luoghi e tutti i mari (isole e tappeti compresi), la cistite può far insorgere una grave situazione: il blocco uretrale.
Durante la malattia, infatti la parete esterna della vescica si inspessisce mentre quella interna, si esfolia, rilasciando all’interno un gran numero di cellule, che creano un tappo mucoso.
L’uretra è molto piccola (anche più piccola nel maschio)ed ha forma di imbuto con l’estremità ridotta, rivolta verso l’esterno.
Il muco se non viene rimosso, o non riesce a dissolversi, blocca l’uretra e l’urina che è contenuta nella vescica nel giro di poche ore (24/48) verrà rilasciata in addome, creando di fatto uno stato tossico nel gatto che arriverà a morte nel giro di poco.

Trattamento e cure della cistite nel gatto.

La cura delle cistite è tutt’altro che semplice, soprattutto perché il più delle volte, è ricorrente, a meno che non si conosca l’esatta causa.

Il primo trattamento è sicuramente il cambio alimentare: la somministrazione di alimenti con un  più alto contenuto di acqua è fondamentale in quanto il gatto ha poca tendenza a bere al di fuori dei pasti.
Avere un maggior apporto idrico diluisce l’urina con conseguente minor incidenza e possibilità di formazione di tappi uretrali.
In caso sia dovuta a calcoli, vale lo stesso consiglio. In questo caso si dovrà valutare il tipo di calcolo, per una correzione della dieta.
Se invece si tratta di cistite batterica o da altro agente patogeno, il medico valuterà il trattamento antibiotico più adatto, associato o meno ad altri farmaci che riterrà opportuni.
La cistite idiopatica non è di origine batterica ne infiammatoria, quindi il trattamento con antibiotici e corticosteroidi, non ha dato esiti positivi (nonostante questa sia una osservazione personale che non ha basi statistiche, non esistendo al momento studi in merito).
La terapia farmacologica quindi, può essere volta alla riduzione dello stress, con farmaci che dovrebbero essere valutati insieme ad uno specialista comportamentalista.
Questo potrebbe fare una visita specifica e dare indicazioni in merito alla possibile riduzione dello stress, grazie ad un cambio della situazione ambientale del soggetto.
Ad esempio con il posizionamento di mensole soprelevate con ciotole, (in caso siano presenti più soggetti) o cucce posizionate in luoghi diversi, ecc.

Inoltre stimolare il gatto al movimento, per consentirgli di sviluppare ed esperire il suo istinto predatorio e cacciatore, con giochi appesi, colonne su cui possa arrampicarsi, potrebbe certamente aiutare a rendere meno ansioso il suo essere.

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