Se il cane ha problemi di cuore, potresti essere l’ultimo a saperlo!

malattie cardiache nel cane sintomi

I sintomi delle patologie cardiache nei cani possono essere poco evidenti e generici, soprattutto se la malattia è ai primi stadi.

E’ quindi importante non sottovalutarne i segni.

Problemi di cuore nel cane.

Il cuore dovrebbe essere considerato l’eroe del nostro corpo, il centro più importante, invece è purtroppo a volte maltrattato.
Prova a pensare.

Il cuore è un organo singolo, che comincia a lavorare da quando nasciamo e ininterrottamente, ogni ora, minuto, secondo, della nostra vita continua a battere, senza mai fermarsi, senza mai potersi riposare.

Quale macchina sopporterebbe un lavoro simile, senza stancarsi, senza potersi raffreddare, fermarsi, riprendere fiato? Nessuna.
Eppure il nostro cuore (e quello del nostro amico peloso) lo fa.

Durante la vita però il cuore può andare incontro a problemi, più o meno gravi.
Quando accade, manda dei segnali all’organismo e se vengono ignorati deve mandarne altri, sempre più forti, sempre più importanti, sempre più invalidanti.

Segnali che, se trascurati possono portare a conseguenze letali.

Oggi quindi vorrei soffermarmi su quei segni, quei comportamenti, sintomi che dovrebbero farti pensare ad una possibile malattia cardiaca.

Per fare questo dobbiamo capire quali sono le cause principali che provocano le malattie del cuore.

Malattie cardiache nel cane: predisposizione o ereditarietà di razza.

Parliamo di epidemiologia.

Parola complicata che sta ad indicare la maggior o minor incidenza della malattia, quindi la sua frequenza, a seconda di certe condizioni ( razza, sesso, altre malattie presenti ecc.).

E’ importante conoscerla, perché molte malattie cardiache, sono tipiche di certe razze e si possono manifestare anche in età giovane, e quindi non sono da aspettarsi solo in età avanzata.

Nello schema sottostante, tratto dalla rivista veterinaria internazionale, sono elencate le più frequenti patologie cardiache la cui predisposizione è stata accertata per certe razze.

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Malattie ereditarie, congenite che quindi si manifestano in giovane età, essendo legate soprattutto a malformazioni, come il PDA (Dotto Arterioso Pervio) del Pastore Tedesco, Terranova, Dobermann e Yorkshire.
Oppure la Displasia Atrioventricolare dx del Golden Retriver, la Stenosi polmonare e  Subaortica nel Bulldog, Pastore Tedesco, e Boxer.

Oppure malattie acquisite, che si manifestano quindi in età più avanzata, e che hanno una predisposizione di razza, come ad esempio la Cardiomiopatia dilatativa, nel Dobermann, Boxer, nel Cocker, nel Terranova e San Bernardo.

Ciò che è importante per te non è tanto sapere quale malattia cardiaca specifica può avere una razza rispetto ad un’altra, sarà il medico che ne terrà conto, ma il SAPERE che la razza del tuo cane può avere una predisposizione per una malattia di questo genere.

Consulta quindi lo schema qui sopra per essere informato.

Ma quali sono le funzioni principali del cuore?

Per capire come si manifestano le malattie cardiache, vorrei fare un passo indietro, e spiegarti brevemente quali sono le funzioni del cuore e quali sono le conseguenze principali di un suo mal funzionamento.
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La funzione principale del cuore è quella di consentire al sangue di circolare e raggiungere tutti i distretti del corpo.

Il sangue entra e riesce attraverso la sua spinta, per andare ad ossigenarsi nei polmoni e continuare il suo circolo incessante per portare ossigeno a tutti i tessuti, tornare indietro colmo di sostanze da eliminare (attraverso la respirazione all’interno dei polmoni) e riportare ancora ossigeno.

L’anatomia di questo organo è perfetta e fatta apposta in modo che il sangue non ossigenato raggiunga la parte destra del cuore, venga spinto nei polmoni per ossigenarsi e raggiungere la parte sinistra per esser poi spinto nel grande circolo.

Il cuore è un muscolo, con 4 cavità al suo interno, separate da una parete che le divide in 2 atri, destro e sinistro e ventricoli destro e sinistro.

Delle valvole tra atri e ventricoli funzionano in modo che possano aprirsi e chiudersi per far passare il sangue da una cavità all’altra e consentire di far uscire ed entrare il sangue dal cuore, quando si contrae e si rilascia.

Se questo meccanismo si inceppa in modo più o meno grave, la prima conseguenza è quella di un rallentamento della circolazione sanguigna, il circolo non riesce ad essere efficace nel portare via le scorie dai tessuti periferici, ai quali quindi arriverà anche meno ossigeno.

Sintomi di sospetta malattia cardiaca

  • Affaticamento: una diminuzione dell’ossigeno si traduce quasi immediatamente in un aumento dello sforzo del soggetto.
    Questo è uno dei primi sintomi che avrai quando il tuo cane comincia a soffrire di una malattia cardiaca, di qualunque origine essa sia.

Per far valutare in modo più obiettivo questo sintomo ti consiglio di fare questa prova:

Quando fai la tua solita passeggiata, prendi il tempo che il tuo cane impiega a fare un determinato percorso, ad esempio dai giardinetti ad una edicola che incontri.
Fallo quando è già fuori da un pochino, in modo che si sia sfogato, magari nel tragitto di ritorno a casa.

Parti da un punto (sempre lo stesso) e cronometra il tempo che impiegate ad arrivare a casa.

Ovviamente, non dovrebbe fermarsi in continuazione ad annusare, dovrai farlo sempre allo stesso modo, cercando di tenerlo in attenzione e senza forzarlo nell’andatura, quella la dovrebbe stabilire lui.

Un aumento di questo tempo, indica che il cane si affatica più velocemente e che quindi dovrai portarlo, indicando al tuo medico questa nuova situazione.

Altri sintomi importanti e significativi dovrai valutare?

  • Tosse: la tosse è un sintomo generico abbastanza diffuso nelle malattie cardiache.
    Non è significativo ed indicativo solo in questo tipo di patologie, ma spesso si presenta anche in questi frangenti, dovuta soprattutto al rallentato circolo che quindi fa accumulare a livello polmonare più liquidi.
  • Fiato corto e respirazione difficoltosa: legato all’affaticamento visto prima ed alla tendenza ad accumulare liquidi, un affanno respiratorio deve essere valutato anche in questo senso.
  • Incapacità di dormire tranquillamente di notte: l’irrequietezza notturna è conseguenza di uno stato di malessere, che quindi porta il cane a respirare male anche di notte. Manifesta questo sintomo con il disagio notturno.
  • Debolezza
  • Intolleranza al movimento
  • Perdita di peso: si può avere questo stato a causa di una minor capacità dell’organismo di sfruttare i componenti provenienti dalla dieta, con conseguente diminuzione di peso.
    Questo è grave in quanto non perde massa grassa (consumo calorico proveniente dal normale metabolismo) ma massa magra, muscolare, a causa degli scompensi dovuti alla circolazione non perfettamente funzionante.
  • Ingrossamento addominale: sintomo chiamato ascite, è l’accumulo di liquidi all’interno delle cavità addominali o toraciche, dovuto al rallentamento della circolazione sanguigna (grave) e che non permette più all’organismo di riassorbire il liquidi che quindi si accumulano nelle cavità.
  • Scarso accrescimento: tipico soprattutto in soggetti (cuccioli) con cardiopatie congenite, non raggiungono il corretto livello di accrescimento, a causa delle malformazioni presenti.
  • Svenimenti: la così detta sincope è un avvenimento che può essere sporadico oppure accadere più frequentemente e corrisponde ad uno svenimento del soggetto che perde i sensi per pochi o più secondi, per una improvvisa diminuzione della perfusione (presenza di sangue) cerebrale.
    Le sue cause sono moltissime e spesso associate a disturbi cardiaci, ma potrebbero essere associate anche ad ostruzione delle prime vie respiratorie come avviene nei brachicefali estremi.
    Quando accade è fondamentale rivolgersi al proprio medico per un controllo.
  • Inappetenza: a volte la svogliatezza si traduce anche in minor appetito, soprattutto se si ha anche la presenza di ascite.

Come vedi i sintomi sono molti, eterogenei nel manifestarsi e spesso non significativi.
Inoltre la difficoltà maggior proviene dal fatto che si possono sottovalutare o fraintendere, oppure proprio non osservarli minimamente.

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Ecco perché è così importante che tu conosca il tuo animale, non soltanto nei comportamenti anomali, ma soprattutto nei suoi comportamenti quotidiani, nel suo modo di fare di tutti i giorni.

Osservarlo con un occhio più clinico anche mentre sta giocando e non solo godersi la sua compagnia.
(A tal proposito ti consiglio la guida che la Dott.ssa Ferri ha scritto te, sul come visitare il proprio cane, quando è sano.)

Cosa puoi fare a casa per capire che qualcosa non va nel cuore del tuo cane?

Oltre ad osservare e valutare i sintomi che ti ho sopra descritto,  c’è un altro segno che puoi imparare facilmente a valutare da solo: la normalità delle mucose delle gengive.

Cos’è il riempimento capillare

I vasi capillari sono quei mini vasettini che formano un fittissimo reticolato in tutto il nostro corpo, soprattutto a livello delle parti più estreme, a livello periferico (si dice più in generale).

Nelle parti non coperte dalla pelle e non pigmentate, come appunto nelle mucose gengivali, o nella parte interna del labbro, i capillari donano il colore tipico rosaceo alla zona.

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Se premi per un paio di secondi quella parte con il polpastrello, e poi togli il dito, noterai che la parte schiacciata rimane bianca (a causa della pressione che non avrà fatto circolare il sangue nei capillari in quel punto).

Il colore normale dovrà ritornare nel giro di due/tre secondi al massimo, tempo che i capillari avranno di riportare il sangue in quel punto.

Un aumento del tempo di riempimento capillare sarà indicativo di un problema circolatorio e potrebbe essere legato anche ad un problema cardiaco.

Infine un ultimo consiglio: i controlli!

I problemi cardiaci non vanno mai sottovalutati.

Spesso infatti all’auscultazione, durante le visite di routine, il medico può accorgersi della presenza di anomalie del cuore.

Il caso classico è quello del soffio cardiaco.

Questo può essere di intensità diversa e purtroppo, soprattutto in soggetti anziani può essere di intensità lieve e considerato quindi normale.

Questa è una considerazione assolutamente errata.
Il soffio cardiaco è sempre da tenere sotto monitoraggio, anche se è asintomatico, valutato con ecografie da fare ad intervalli regolari, in modo da considerarne l’entità, le cause e l’assenza di peggioramenti.

Questo consente di non arrivare ad uno scompenso cardiaco, senza aver affrontato in modo preventivo una possibile terapia.

Ancora una volta sei tu a dover sapere, tu a doverti informare, ed ecco quindi che ho svolto il mio compito: farti conoscere, darti informazioni utili a vivere in salute con il tuo amico a 4 zampe!

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Bene per oggi abbiamo finito, le prossime tappe coinvolgeranno anche gli amici pelosi che miagolano… i gatti purtroppo non sono esenti da malattie cardiache.