Parassiti intestinali nei cani e gatti? La guida definitiva per difenderli.
I vermi intestinali sono infestazione molto frequente e trasmissibile anche all’uomo.
Conoscerne l’esistenza ed i metodi di prevenzione è molto importante per una buona e sana convivenza con i nostri cani e gatti.
Essere proprietario di un cane e/o di un gatto è un grande piacere. La soddisfazione di tornare a casa e sentire l’affetto del tuo peloso che ti accoglie è un’emozione che non ha pari.
Ma è anche una grande responsabilità. Questo perché la loro vita è strettamente legata e dipendente da noi in tutto e per tutto, compresa la loro salute.
Ecco perché è così importante sapere, conoscere i problemi più frequenti che possono affliggere loro e che potrebbero interessare anche noi.
I vermi intestinali nei cani e gatti, sono una potenziale zoonosi, ovvero che potrebbe essere trasmessa a noi ed i nostri bambini ed è questo il motivo che mi spinge a scrivere questo articolo.
Ed è per lo stesso motivo che ti chiedo di condividerne il contenuto il più possibile.
Ciò che bisogna sapere è soprattutto che i vermi possono essere trasmessi ai nostri cani e gatti, praticamente tutto l’anno ed in condizioni molto diverse, a seconda del tipo di vita che il nostro peloso conduce.
Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio.
Quali sono i parassiti intestinali dei cani e gatti?
Esistono vari tipi di parassiti intestinali. Quelli che si incontrano più frequentemente sono vermi, ma esistono anche delle forme cellulari (dei protozoi) di cui parleremo in un successivo articolo.
I vermi intestinali si distinguono a seconda della loro forma in
Vermi piatti (cestodi) o tenie.
Questi parassiti hanno la caratteristica di avere una testa uncinata che si attacca alla parete intestinale, un collo da cui il verme continua a formare dei segmenti. Il Dipylidium cresce in lunghezza fino a 60 cm (al contrario dell’ Echinococcus Granulosus che non supera i 7 mm).
I segmenti più lontani dalla testa contengono le uova e si staccano nelle feci, infestando l’ambiente esterno.
- Dipylidium Caninum: viene trasmesso attraverso le pulci, che fungono da vettore intermedio.
- Echinococcus Granulosus: poco grave per il cane che è ospite definitivo. E’ da questo che le uova escono per infestare il terreno (sempre attraverso le feci).
E’ grave per l’uomo che è ospite intermedio e che si può infettare toccando terra o vegetali che hanno le uova.
Vedi più avanti nel paragrafo “Zoonosi”.
Vermi tondi (nematodi).
- Ascaridi: parassitano sia il cane che il gatto.
Vivono nell’intestino producendo uova che vengono trasmesse all’esterno attraverso le feci dell’animale.
Allo stadio larvale passano anche attraverso la placenta infestando anche i cuccioli. - Ancylostomi: non superano i 2 cm di lunghezza.
Si insediano nell’intestino dove rilasciano le uova che reinfestano il terreno. Possono essere assunte per via orale, oppure anche attraverso la cute (soprattutto dei cuscinetti plantari) in quanto le larve si localizzano soprattutto nel verde. - Strongyloidi: si trasmettono per via percutanea dalle larve che crescono dalle uova nel terreno.
- Tricuridi: sono i più comuni, soprattutto nei canili e luoghi molto frequentati dai cani che si infestano assumendo le uova espulse con le feci che possono resistere per anni nell’ambiente.
Come vedi i vermi non si comportano tutti allo stesso modo ed hanno diversi metodi per infestare il loro ospite intermedio o definitivo che sia.
Il metodo più frequente è, in ogni caso, la trasmissione delle uova all’esterno attraverso le feci, ma non essendo questo l’unico modo, ho pensato di darti dei consigli igienico sanitari di comportamento che ti consentano di proteggere te stesso ed i tuoi cari dall’eventuale infestazione.
La prevenzione dall’infestazione dei vermi intestinali nei cani e gatti
Di seguito ti indico alcune norme da rispettare sempre per limitare la possibilità di infestazione:
- Raccogli le feci per diminuire la possibilità di infestazione dei terreni.
- Alimenta prevalentemente industriale o con alimenti cotti (soprattutto per pesce e carne suina) per prevenire l’assunzione di forme larvali di parassiti.
- Effettua controlli delle feci regolari e fai trattamenti farmacologici preventivi annuali e regolari come il tuo medico di fiducia ti consiglia.
Inoltre considera che:
- Molti parassiti si possono trasmettere anche attraverso l’assunzione di roditori e piccoli mammiferi (conigli selvatici, topi, talpe) che possono essere degli ospiti intermedi e quindi infestare il tuo cane o gatto che vive fuori e che potrebbe cacciarli e mangiarli.
- Ricorda che alcuni parassiti sono in grado di passare attraverso il circolo sanguigno la placenta e così far nascere dei cuccioli già infestati.
Inoltre potrebbero infestare i cuccioli, anche durante l’allattamento da madri infette.(Ascaridi e Ancylostomi) - I cani e gatti che vivono nei canili e gattili, ed i cani da caccia sono maggiormente soggetti ad infestazioni parassitarie e quindi dovrai fare maggiore attenzione.
- Gli ectoparassiti (pulci e zecche) sono portatori essi stessi di vermi intestinali. Un metodo di prevenzione è quindi anche legato alla prevenzione dall’infestazione di questi parassiti esterni.
- Anche gli animali che hanno libero accesso a placente o feti abortiti (penso agli allevamenti bovini e scuderie), oppure che potrebbero assumere molluschi, potrebbero essere ospiti intermedi di parassitosi particolari e quindi è importante fare prevenzione avvertendo il tuo professionista di fiducia della condizione.
- I gatti randagi sono una fonte di infestazione del terreno è quindi da fare particolare attenzione se il tuo gatto o cane in giardino dovesse venirne a contatto (con il gatto e con il terreno che frequenta).
- Quando si svuota la cassetta dei gatti evitare di gettare negli scarichi o nei compostaggi le feci che potrebbero essere infette.
- Non far sporcare i cani ed i gatti nelle aree gioco dei bambini.
Come avviene il contagio all’uomo di parassiti intestinali e come evitarlo: le Zoonosi.
La trasmissione all’uomo può avvenire se non si rispettano le norme igenico-sanitarie.
In particolare può avvenire:
- per contatto diretto
- per contatto con materiale contaminato dall’animale infetto (feci, urina, saliva, latte)
Ascaridi ed Anchilostomi sono i parassiti più pericolosi per l’uomo.
La Toxocariasi è dovuta all’ingestione delle uova del parassita da parte del bambino (più frequentemente colpito dai 1 ai 3 anni).
Le uova possono essere presenti nelle feci del cane (e nel terreno conseguentemente) oppure sul pelo del gatto e cane che le può contenere all’interno della saliva e che le distribuisce sul corpo leccandosi.
Il bambino quindi può portarsi le mani alla bocca, dopo aver toccato l”animale, o il terreno infestato.
Le larve si localizzano nell’occhio del bimbo, provocando cecità.
I cuccioli, come abbiamo visto possono essere infetti alla nascita da questo parassita, è buona norma quindi sverminarli il prima possibile (seguendo le indicazioni del veterinario di fiducia).
L’Idatidosi è provocata dall’ingestione accidentale delle uova di tenia da Echinococcus Granulosus. Le larve formano in diversi distretti dell’organismo umano delle cisti di dimensione anche notevoli, e può essere anche mortale, a seconda dell’organo che colpiscono (cervello, fegato, polmoni ed anche il rene).
E’ asintomatico all’inizio, fino a che la cisti non si ingrossa. La sua rottura può essere anche mortale ed è risolvibile solo chirurgicamente.
La Larva Migrans Cutanea è dovuta all’infestazione di uova di Anchilostomi. Le larve che si sviluppano penetrando attraverso la pelle creando delle lesioni molto pruriginose ed irritanti. I bambini sono, come al solito, i più colpiti, e si infettano soprattutto giocando nella terra e sabbia contaminata dalle uova.
Dopo averti spaventato per bene, vorrei invece tranquillizzarti dicendoti che, per fortuna le infestazioni da vermi intestinali, sono molto ben riconoscibili sia nel cane che nel gatto.
Inoltre è ancora più semplice, non soltanto curare queste infestazioni, ma anche prevenirle.
Esistono infatti numerosi farmaci che svolgono una ottima azione sia repellente che abbattente, non soltanto contro i parassiti esterni, ma anche contro i parassiti interni vermi compresi: facendo prevenzione per loro quindi, puoi prevenire anche i parassiti intestinali.
In questo articolo ti ho fatto una grafica che li riassume tutti e a cui puoi fare riferimento.
Ciò che è importante è fare una buona prevenzione iniziale, disinfestando il cucciolo in modo efficace fin dalla nascita.
E poi continuare con trattamenti ciclici da effettuare in base allo stile di vita dell’animale.
I sintomi dei vermi intestinali nel cane e gatto.
Spesso le infestazioni da vermi sono del tutto asintomatiche, soprattutto se sono leggere e sono presenti in soggetti di base sani.
Altro discorso se la malattia si presenta in soggetti già immunodepressi o debilitati per altre patologie in corso, oppure se l’infestazione è importante nella quantità di vermi che si sono riusciti a formare.
In linea generale se un cane o gatto è infetto, può presentare sintomi diversi, i più comuni sono:
- diarrea (con sangue in caso di Anchilostoma Caninum )
- dimagramento
- anemia (in caso di infestazioni croniche), riconoscibile quindi dalle mucose che potrebbero essere più chiare
- addome a botte (Ascaridi nei cuccioli, che hanno anche un caratteristico alito agliato)
- presenza di piccoli segmenti bianchi a livello anale
- presenza di vermi nelle feci
- il cane si gratta l’ano, strisciandolo per terra, soprattutto in caso di infestazione di tenie. Le proglottidi (i piccoli segmenti che vengono rilasciati nelle feci) sono pruriginosi.
Sintomi più gravi, quali vomito, inappetenza, disidratazione, astenia sono presenti in caso di infestazioni croniche e mai curate.
La diagnosi di parassitosi intestinale è molto semplice ed avviene in modo preciso attraverso un esame delle feci.
Il campione di una piccola quantità di materiale fecale viene trattato e visionato al microscopio dove si evidenziano le larve e le uova del parassita.
Quindi se hai un cane o un gatto, ricordati che potrebbe essere soggetto a parassitosi intestinale e che è molto semplice sia curare che prevenire questa insorgenza.
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