Alimentazione del cane con insufficienza renale cronica: 3 consigli utili

insufficienza renale cronica nel cane la dieta

L’insufficienza renale è una patologia molto frequente. Quando è cronica, deve essere gestita in modo accurato, soprattutto da un punto di vista alimentare, per non aggravare ulteriormente la situazione in quanto il rene, organo che gestisce gli scarti di ciò che l’animale beve e mangia è fortemente compromesso.

Una errata alimentazione potrebbe aggravare ancora di più il suo stato.

Se, ad esempio di valuta lo stato di un cane affetto da Leishmaniosi, che potrebbe andare facilmente incontro a patologia renale cronica anche grave, si comprende come, il ruolo della dieta diventi fondamentale.

Ecco come io, su indicazione dei medici veterinari, affronto il problema dal punto di vista della dieta.

L’alimentazione del cane con insufficienza renale cronica.

L’alimentazione di cani affetti da insufficienza renale cronica deve essere controllata in modo rigoroso.
Importanza fondamentale l’hanno le proteine considerando che il loro catabolismo è il primo componente ad influire sull’aumento dei valori di azotemia e uremia.

Questi valori abbiamo visto essere i principali indicatori di malattia. (per approfondire l’argomento di consiglio di leggere l’articolo specifico: l’insufficienza renale cronica nel cane)

Una dieta con questa patologia deve avere:

un ridotto apporto di proteine di scarsa qualità.

Questo punto è fondamentale.

Non ci deve essere una restrizione delle proteine, ma quelle somministrate devono essere proteine “buone”.

Quindi di altissima qualità (fonte proveniente da carne e mai derivati) e comunque sempre modulate in base alle esigenze e risposta del soggetto, oltre a dover essere valutato lo stadio di insufficienza.

Aggravarsi di sintomi quali il dimagramento o la perdita di tono muscolare dovrebbero subito far aumentare la quantità di proteine, così come un aggravarsi dell’anemia.

Altre indicazioni per la dieta sono:

  • Una netta restrizione del Fosforo è stata dimostrata essere utile per la limitazione della progressione della malattia.
  • La quantità di Calcio va invece modulata su base soggettiva, così come il Potassio.
  • Il Sodio è fonte di ipertensione nell’uomo ma non è stato dimostrato che una dieta restrittiva di questo elemento possa giovare.
    E’ quindi consigliato un normale apporto.
  • Le Vitamine, (tranne quelle del gruppo A) vengono escrete insieme all’urina nell’insufficienza renale, per cui sono certamente da integrare, soprattutto se il cane non mangia, perché la loro carenza provoca anoressia.
  • L’integrazione con acidi grassi omega-3 a lunga catena (olio di pesce) riduce l’infiammazione, abbassa la pressione arteriosa sistemica, altera le concentrazioni plasmatiche dei lipidi e preserva la funzione renale  (Brown et al, 1996; 1998a; 1998b; 2000).
  • Molto utili sono anche elementi antiossidanti, quali le vitamine del gruppo E, C, taurina e carotenoidi.
  • Inoltre l’apporto proteico può essere ridotto a favore di un aumento della quota di grassi, che sono la prima e migliore fonte calorica dei carnivori, nel momento in cui i valori dell’insufficienza renale diventano gravi, negli ultimi stadi.

Quali carni dunque somministrare?

alimentazione casalinga per cani e gatti1

Al contrario di quanti si possa pensare, la carne bovina e di maiale sono carni sempre di ottima qualità con una quantità di purine piuttosto bassa (quelle che fanno aumentare l’azotemia, di cui abbiamo parlato all’inizio, ricordi?)

Al contrario le carni bianche ne sono maggiormente ricche, per cui è certamente meglio evitarle.

Il pesce è sempre meno indicato quello azzurro, così come il salmone, meglio merluzzo o nasello.

Se il cane con insufficienza renale non mangia: cosa fare?

L’inappetenza in questa patologia è un problema piuttosto importante.
Il cane non solo ha spesso nausea a causa del lieve (o grave a seconda dei casi) stato tossico che si instaura, ma può anche avere ulcere in bocca che non lo aiutano.

Inoltre l’uremia sembra possa adulterare i sapori e gli odori (come riscontrato nell’uomo) e questo quindi potrebbe ridurre ulteriormente la mancanza di appetito.

Ciononostante è importantissimo che il cane continui a mangiare e se la riduzione del peso dovesse aumentare e andare oltre al 20% del suo peso, dovrebbe essere valutata la possibilità della somministrazione forzata con sondino, onde evitare la progressione ed aggravarsi della malattia (ovviamente considerazioni che dovrà fare il tuo veterinario).

Un consiglio potrebbe essere quello di scaldare la pappa e utilizzare alimenti dall’odore intenso, stimolare il consumo con atteggiamenti di rinforzo, carezze e coccole.

Considerando che la dieta deve essere seguita in modo rigoroso nelle dosi, componenti e finanche nei premi, che devono essere previsti e dosati anch’essi, è assolutamente sconsigliato aggiungere acqua o brodo per rendere maggiormente appetibile il pasto, poiché si rischia di squilibrare gli elementi.

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Bibliografia:
  1. Nefropatia cronica: l’importanza della nutrizione. Denise ELLIOTT BVSc (Hons), PhD, Dipl ACVIM, Dipl ACVN; Hervé LEFEBVRE DVM, PhD, Dipl ECVPT